Ricordando Zio Salvio Cervone nel secondo anniversario della morte

 


Quello che ami veramente rimani. Il resto è scorie. Quello che veramente ami non ti sarà  strappato. Quello che veramente ami è la tua eredità. Con un verso di una poesia di Ezra Pound voglio ricordare Salvio Cervone, giornalista ippico di razza, storica voce dell'ippodromo di Agnano, uno degli ultimi esponenti di quella Napoli elegante e galante che portiamo sempre nel cuore in occasione del secondo anniversario della morte 

Zio Salvio Cervone, uomo eclettico dai mille interessi, fans di Maradona e di Varenne( di Varenne ce ne uno, tutti gli altri son nessuno) del Napoli di cui era tifoso sfegatato, appassionato di cinema, con Totò nel cuore, ci lascia in eredità infinito amore per il cavallo trottatore, passione e pazienza per questa ippica italiana che cerca un rilancio, dopo una crisi che sembra non finire mai. 

Quando andavo all'ippodromo di Agnano, ad assistere ad una giornata di corse, era una gioia poter vedere le corse nel suo studio- museo, ascoltare dal vivo le sue cronache originali, intellettualmente oneste, mai faziose. Fu antesignano dei cronisti di corse al trotto,  primo a dare originali nomi ai guidatori ed agli allenatori imitato successivamente anche dai telecronisti di calcio. Ogni corsa da lui commentata, anche un miglio per anziani di categoria G o una corsa del matinee' veniva commentata come se fosse il Gran Premio Lotteria, perché agli appassionati, agli sportivi, agli scommettitori bisognava sempre offrire uno spettacolo di livello, in questo caso era lui lo spettacolo più che la corsa.  Uomo di grande sensibilità e di elevata umanità' ha sempre ricordato chi ha reso unico questo nostro sport durante le sue cronache sportive perché consapevole che senza ricordare il passato non c'è futuro.Lo zio Salvio, in questi momenti tristi per il nostro paese, per la nostra ippica ci manca davvero e ne sentiamo, giorno dopo giorno la mancanza.

Diceva di Varenne vincitore del Lotteria 2002: "non so se nella mia vita e in quella dei miei figli e dei miei nipoti vedranno un altro  campione come questo".  Io, umilmente, gli rispondo: non so se nella mia vita, in quella dei miei nipoti vedrò commentare le corse al trotto da un altro campione come te.

Ciao Zio Salvio


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